Vita di Michel Indio

Scriviamo qui la felice morte di Michel Indio, che s’allevò in casa nostra pigliando col latte la dottrina della Compagnia, com’egli diceva. Vennero a questa città di Manilia certi Portoghesi et il capitano maggiore […] ci dissero questo caso come testimonio di vista. 

Stava con noi similmente captivo questo Indio felice chiamato Michele in una fortezza delli ollandesi in Banda. Procurò un giorno di fugire insieme con un altro capitano francese. S’imbarcarono una notte in una picciola canoa, e navigarono al quanto sempre vicino a terra, dove per la vicinanza della terra e per l’oscurità della notte diedero in secca, et si ruppe loro l’imbarcatione. Il francese con la maggior pressa che puotè ritornò subbito alla fortezza, avanti che se ne fussero accorti.

Ma Michele, desideroso della libertà entrò per il monte a dentro, dove se n’andò fuggendo nascostamente per 5 o 6 giorni, al capo dei quali lo ritrovorno, e preso, lo condussero alla fortezza dove essaminato della causa del suo fuggire che come egli era christiano desiderava d’andare in terra de cristiani, per viver catholicamente. Finalmente lo condannarono a morte, et al tempo che gl’haveano a tagliar la testa si pose in ginocchio, et alzate le mani al cielo stette aspettando il colpo. Venne un ministro degli Heretici per aiutarlo a ben morire, o per dir meglio a mal morire, ma Michele non gli lasciò mai dire cosa veruna, anzi che scacciandolo da sé, gli disse, ch’egli era catholico allevato da Padri della Compagnia di Gesù sino dalli suoi primi anni, dalli quali haveva egli appreso molto bene ciò che doveva fare in una cotale occasione. 

Gli lessero poi la sua sentenza conndannandolo come un traditore e gli tagliarno la testa ponendola in cima alle steste degli altri giustitiati, ma D. S. volse mostrar le sue meraviglie a confusione degli heretici a consolatione dei cattholici e volse darsi a conoscere quanto gl’era cara quell’anima di Michele, perché doppo quattro giorni vicino alla canna nella spiaggia del mare nacque un’herba bellissima la qual lasciando tutte le altre canne e teste de vari giustiziati che vi stavano, s’appoggiò alla canna in cima della quale stava la testa di Michele, e crescendo avviticchiata per il tronco di quella giunse alla sudetta testa, dove gettando fuori alcuni fiori la coronò d’una bellissima ghirlanda e corona. Subbito che s’accorsero gl’Heretici tagliarono l’herba, ma il giorno seguente si ritornò fresca e fiorita coronando la testa di Michele, come prima. 

Tornando più e più volte a tagliarla e sempre tornò ella a rinverdire e coronar quella testa con gran confusione degli heretici et allegrezza de catholici, i quali vedendo la meraviglia del Signore con gran riverenza ne tolsero di là quel Sacro Capo e gli diedero honorata sepoltura in luogo dove non poterono più rovinarlo gl’heretici. 

Relatione scritta a mano dal P. Lorenzo Goretti della Compagnia di Gesù da Manillia nelle Filippine

[MS] ARSI, Vitae, 66, 58-59

Author

Lorenzo Goretti, gesuita

Year

s.d.

About the converted

Converted people: 1

Gender: m

From Isole Banda

Named Michele Indio after the conversion

The conversion

The conversion took place in Isole Banda

Year: s.d.

Religious order(s) involved:

Mentioned supernatural events: Crescita miracolosa di una pianta fiorita intorno alla testa tagliata di Michele Indio

This site is currently under developement; more features and content are being added to the site as it progresses.