Il latore di questa è quel giovane, di cui partecipai a Vostra Signoria Illustrissima che essendo infedele, la bontà del nostro Dio lo condusse nel grembo della nostra Madre Santa Romana Chiesa, il quale fu da me battezzato a dì 29 maggio di quest’anno corrente, e ci ho posto nome Giovanni Francesco Cristofari, e perché per la sua buona volontà tiene, vuole partirsi e levarsi da questi Barbari.
Non concedendomi tempo di spettar gl’ordini di Vostra Signoria Ilustrissilma, sono forzato a servirmi della licenza interpretativa, quale mi la stimo concessa dalla caritatevole bontà di Vostra Signoria Illustrissima, per il che alla sua presenza lo mando, stante haver animo di volersi impiegare allo studio, né posso supporre altrimenti per il suo buon naturale viene, per il che grandemente è stato stimato e forzatamente il suo padre gli diede licenza di partirsi.
Il tutto Vostra Signoria Illustrissima pratticarà, e vedrà con propri occhi, e non troverà altrimenti di quant’io gli partecipo. E non essendo per altro humilmente me l’inchino, e con ogni mia devota riverenza le bacio le mani.
Tripoli di Barbaria dall’hospedale della Reg. Degl’Angioli
22 luglio 1684
Humilissimo servitore
F. Francesco da Monreale
Prefetto e paroco apostolico