Si ritrova imbarcato sulla galera San Pietro un soldato chiamato Alessandro Albani, turco fatto cristiano e tenuto a battesimo dall’Eccellentissimo Monsignor Albani. Il medesimo è pieno di vizi, e male qualità, e cotidianamente litiga e strapazza hora l’uno, hora l’altro schiavo, et essendo credo mezzo imbriaco, perse l’altro giorno medesimamentete il rispetto a me, onde s’è fatto mettere in catena sulla di lui galera. Hora benché mi venga detto ch’a casa Albani sono notissime le sue cattive qualità, stimo tuttavia bene giacché costui ha avuta la fortuna di essere tenuto al battesimo da Monsignor Albani, e che l’ha fatto rimettere sul detto l’Eccellentissimo S. Don Carlo, di fare sapere quanto passa a Vostra Signoria Illustrissima, accioché possi nell’occasione dire all’Eccellenza Sua ch’il sudetto Alessandro ha più bisogno di correttione che di protettione.
Il medesimo ha cartella di denari, ma conviene dargliela a tanto il giorno, perch’altrimenti si morerebbe di fame il terzo giorno del mese.
Anzio, a dì 4 di giugno 1720
Il Cavalier La Motte d’Orleans