Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Padre Carissimo
L’ultimo dei suoi figliuoli, nonostante la sua incapacità, e poco spirito, disposto com’è a qualunque miseria, non per altro fine, che per la maggior gloria di Dio, e amore dell’anime, osa indirizzare a Vostra Paternità Molto Reverenda la presente, non per offerirsi solamente, ma per supplicare d’essere mandato alle Missioni.
Sono due anni , che io ardentemente desiderava d’essere chiamato alle missioni del Giappone, ed in tal tempo, saranno ben pochi quei giorni, nei quali non abbia pregato per la converzione[sic] di quei poveri paesi. Però se quella missione, per ora mi può essere impossibile, supplico la Paternità Vostra a concedermi almeno un posto di infermiere in un Ospedale in Calcutta, dove so, che già si trovano de nostri. Per tale uffizio mi pare d’avere sufficienti maniere, ed il cuore mi dice che vi riuscirei anche bene.
Veramente la mia poca capacità mi vorrebbe far vergognare d’avanzare alla Paternità Vostra Molto Reverenda supplica per missioni ma il desiderio di fare a Dio sacrifizio , e di prestarmi tutto quando mi è possibile per la salute delle anime, mi vi animò, come il desiderio d’ottenere la grazia per cui vi supplico.
Mi move a confidare, che (venendomi richiesto) dopo sei mesi potrei espormi per un esame sufficiente su tutta la Teologia.
Vostra Paternità pero veda quello, che può essere più caro a Dio, perché ciò solamente vivamente desiderando, io per null’altro mi sforzerò più che per adempirlo o sia di andare a Calcutta, o sia di continuare la mia scuola di sesta fino alla morte.
Umilmente a suoi piedi prostrando, le baccio[sic] con tutta riverenza la mano, supplicandola insieme a volermi compartire la sua paterna benedizione, e pregando la Vergine Benedetta, se deve essere maggior servizio di Dio quello, che dimando, che muova la Paternità Vostra Molto Reverenda a concedermelo per non più abusare della sua sofferenza, senz’altro mi prottesto[sic] tutto pieno di venerazione.
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Nizza di mare 27 Settembre 1845
Infimo in Cristo Servo e Figlio
Padre Ferrari Vittorio della Compagnia di Gesù