Molto Reverendo in Cristo Padre
Dopo di averla umilmente ossequiata, qual tenero ed amoroso padre, mi fo ardito di ricordare a Vostra Paternità , ciò di che la tenni pregata pochi mesi fa, se non erro allo scadere di Agosto, ovvero per i principi del Settembre del 1844.
La supplica che diedi a Vostra Paternità e che ora rinnovo è di inviarmi nelle missioni. Ah! Padre questo desiderio nel mio cuore si ha fatto sempre sentire . In su le prime niun caso io ne facea, ma che far io deggio, se gl’impulsi nell’animo vieppiù van crescendo. Che non lascian tregua per un solo istante. Perciò vedendomi in tali abbattimenti a Vostra Paternità spicco questo foglio, e con il cuor sulle labbra , e con calde lagrime imploro fervendissimamente la chiesta grazia di poterne andare fra infedeli, e così spendere questi pochi avvanzi del viver mio. Non più mi dilungo per non tediare Vostra Paternità, ma sol le metto sotto occhio la signora di tutti Maria Santissima , e mia carissima Madre . ed infine concludo con dirle due cose, la prima si è, che non creda di essere illusione , perché è stata sempre fissa nella mente e nel cuore fin dai più teneri anni , la seconda è che molto ambisco di essere inviato in luogo ove si è molto da patire, da stentare, e quel che più da perire per quel Dio che di’è la vita per me.
Napoli 24 Maggio 1845
Di vostra Paternità molto Reverendo
Infimo in Cristo servo e figliuolo
Luigi Maria Fiore Fratello Coadiutore della Compagnia di Gesù.