Ristretto della Conversione della Regina Ginga.
Si raccontano i natali di questa Regina la quale discende da Angola Bombambula, il quale fu fatto re d’Angola e di Dorigo, nell’Affrica, per propri meriti e benefiti verso il popolo.
Si ripiglia da lontano l’istoria de viaggi de portoghesi in quei paesi, e si narrano li fatti d’arme, in uno dei quali doppo d’havere fatto tributare(?) il Re d’Angola Bengé e preso la moglie e due di lui sorelle.
Mandò un’altra sorella chiamata Ginga donde con belli regali per placare D. Eman Diaz governatore portoghese in Loanda.
Questa Ginga persuasa con quella occasioni christiana e nominata Anna Soar.
Il re parla di farsi christiano, ma nascono difficoltà e ne è impedito.
Si fanno battezzare Chesungi e Combò due altre sue sorelle sotto nome di detta Bonagraa, la seconda D. Barbara quale hoggi […]
La regina Ginga D. Anna, fa avvelenare il fratello de principali signori del Regno in un sacrifizio, fa buttare a fiume il nipote, muove guerra ai bianchi con volerli scacciare dal Regno, ma ne viene scacciata, le due sorelle essendo venute in mano dei portoghesi.
Si ritira e volge l’animo all’acquisto del Regno vicino di Matamà assalendo all’improvviso la Regina Tustrica del re Pupdilar(?) il che gli riesce, si rende formidabile a vicini muove guerra a portoghesi.
Cagioni della sua conversione.
Muove guerra al marchese d’Ovando, il quale resta morto.
Restano prigionieri due padri cappuccini missionari del Congo; il primo padre Bonaventura da Corella, il secondo Padre Francesco Veas con un nero secolare che serviva detti padri, i quali ottengono licenza di ritornare nel Congo, restando il nero secolare presso alla Regina.
2. Motivo: Il suo generale Gingamone nel muover guerra al Nuovo Marchese d’Ovando trovò dopo una rotta che gli diede un crocifisso, il quale portato alla regina, le mise in memoria la fede altre volte predicatole.
3. Volse vedere la sorella D. Barbara allora prigioniera di guerra in Loanda tra le mani dei portoghesi et con essa le furono mandati padre Serafino da Cortona prefetto della missione Cappuccina.
I medesimi padri già liberati per accompagnarla.
Nel 1653, avvisata la Sacra Congregatione De Propaganda di tutto questo successo, piacque al Papa nel 1654 mandare o destinare 14 padri cappuccini per stabilire la missione del Congo sotto la prefettura del detto Padre Serafino.
Nonostante il zelo del sudetto padre Serafino […]
Si raccordano vari costumi della suddetta:
Di bevere nello cranio dei nemici da lei uccisi
Di far mangiare carne humana a suoi soldati
Di non fare mai residenza in luogo determinato
Di dar carne humana ai suoi cani
Di adoperare magie e superstitioni delle quali si valeva per tenere i sudditi nella dipendenza
Di offrire sacrifici di persona humane.
Morì a 7 ottobre nel 1663 - d’età di anni 84.